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Presentazione

Per anni si è discusso della vocazione di Cuneo, quasi si trattasse di un dato immanente, che la politica doveva ricercare piuttosto che costruire.
Il Piano Strategico “Cuneo 2020” segna il passaggio ad una nuova modalità di costruzione di un futuro condiviso su cui si impegnino tanto le Amministrazioni locali, quanto gli attori economici, culturali e sociali che costituiscono il capitale di esperienza e di intelligenza di un territorio.
Perché cercare di individuare percorsi comuni di costruzione di una visione del territorio cuneese nel momento in cui il nostro modello economico e sociale pare resista meglio di altri alle tensioni che i grandi cambiamenti, avvenuti ed in atto, hanno provocato in tutta Europa?
La risposta non è così scontata; vi è chi ritiene sia sufficiente assecondare l’esistente, per restare un’isola felice, un luogo al riparo dalle tempeste della modernità.
Innanzitutto molti dati economici confermano alcuni assunti di fondo tra quelli che hanno spinto l’Amministrazione Comunale di Cuneo ad avviare, nel 2003, in collaborazione con il Master di Sviluppo Locale della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università del Piemonte Orientale, la costruzione del Piano Strategico.
Nel corso degli ultimi mesi sono stati pubblicati due studi sul sistema economico provinciale.

La provincia “granda”: radici, successi e criticità di un modello di sviluppo a cura della Facoltà di Scienze politiche di Torino, della Direzione Provinciale dell’I.N.P.S. di Cuneo e con il contributo del Piano Strategico Cuneo 2020;
• il Rapporto Cuneo 2006 a cura della Camera di Commercio.

La complessità delle decisioni, la necessaria compresenza di diverse competenze e di numerosi fattori impone di andare oltre il ricorso all’autorità e alla legge, ricercando un consapevole aggiustamento degli interessi degli attori in gioco, attraverso il consenso su obiettivi e strumenti comuni.
I cittadini chiamati a partecipare, non solo alla critica decisioni del “Principe”, ma alla loro formazione, devono essere individui informati, con un livello di conoscenza di merito sufficiente a rendere veramente efficace il loro contributo.
Per questo è importante avviare politiche comunicative nuove, segnate non da un percorso univoco dall’Amministrazione ai cittadini, ma dall’attivazione di processi circolari di scambio di informazioni, esperienze e proposte tra attori istituzionali, sociali, economici, culturali e la cittadinanza.
In questa circolarità è coinvolto tutto il territorio, oltre i confini amministrativi, se si vuole intraprendere un’efficace azione di governo dei fenomeni di trasformazione.
Il Piano Strategico Cuneo 2020 è l’atto in cui si sviluppa al massimo l’interconnessione orizzontale e verticale tra i diversi ambiti amministrativi, a partire dai 54 Comuni del sistema locale del lavoro, per coinvolgere la Provincia e la Regione.
Se, in questi anni, i Piani Integrati (Piani di Recupero urbano, Contratti di Quartiere) hanno permesso di superare i limiti dei tradizionali strumenti urbanistici per far convergere verso fini comuni le politiche dei diversi Settori dell’Amministrazione, il Piano Strategico può costituire il completamento dell’esperienza affermando una governance estesa a territori omogenei e collegati, non gerarchicamente, ai livelli superiori di programmazione.
Abbiamo insistito innanzitutto sul metodo perché è su di esso che si investe maggiormente allorquando si decide di avviare un processo di pianificazione strategica, consapevoli che esso può divenire una vera e propria infrastruttura immateriale di innovazione per il mondo politico, per i soggetti collettivi e per tutta la comunità territoriale.
Di questo processo innovativo è stato artefice, innanzitutto, lo staff interassessorile, chiamato a coordinare il lungo lavoro di elaborazione di questo documento, ed i coordinatori dei Tavoli.
La Pubblica Amministrazione si fa, quindi, protagonista della modernizzazione del sistema.
Nell’introduzione al documento finale del piano strategico di Torino del 2000 si può leggere un’affermazione che sintetizza con grande efficacia lo spirito dell’azione intrapresa: “Il piano strategico è in primo luogo un atto di fiducia in sé stessi ed esprime la volontà di fare conto sulle risorse e sulle capacità innovative della società locale”.
Il territorio di Cuneo possiede risorse e capacità in abbondanza; si tratta di metterle in connessione intorno a progetti comuni.

                  Alberto Valmaggia                 Mauro Mantelli

                   Sindaco di Cuneo                Vicesindaco di Cuneo