Che cos'è un Piano Strategico?
Il Piano Strategico è un documento programmatico che disegna le tappe di sviluppo della città e del suo territorio da oggi al 2020, realizzato attraverso un metodo e un processo – la pianificazione strategica – finalizzati ad aggregare e coinvolgere tutta la comunità locale in una riflessione sul proprio futuro e sulle azioni e i progetti per realizzarlo.
Qual è l'obiettivo?
L’obiettivo principale è quello di costruire in modo condiviso il futuro della città. A tal fine il metodo della pianificazione strategica è orientato ad agevolare la comprensione, il dialogo e la ricerca di soluzioni tramite la continua interazione fra gli attori della città, favorendo e facilitando la creazione di pratiche partecipative strutturate – seminari, tavoli di lavoro, progetti – nella gestione del territorio.La dimensione partecipativa non è, dunque, soltanto funzionale ad una domanda di democrazia e di trasparenza, ma anche a rafforzare l’aggregazione fra gli attori e con essa la coesione fra le varie istanze.
Chi partecipa?
L’attività di pianificazione strategica si fonda sulla partecipazione allargata a tutte le istanze locali, pubbliche e private, e ai singoli cittadini.L’obiettivo di un coinvolgimento il più ampio e qualificato possibile è una diretta conseguenza del nuovo ruolo delle città come attori collettivi nella guida e direzione del governo del territorio: esso richiede infatti l’aggregazione di tutte le forze e le istanze territoriali per poter rispondere in modo rapido, efficiente ed efficace alle nuove necessità.In questa prospettiva, la città non può più essere considerata semplicemente come luogo fisico. Essa è anche e soprattutto una comunità collettiva, ricca di saperi e competenze diffusi tra i vari attori: dalle istituzioni pubbliche alle organizzazioni private, dalle associazioni fino ai singoli cittadini. Promuovendo la partecipazione attiva di tutta la comunità, il processo di pianificazione strategica intende attivare questa intelligenza diffusa quale elemento fondamentale nella riflessione sul futuro della città. In questo processo creativo, ciascun soggetto portatore di propri interessi contribuisce a creare una visione di sviluppo della comunità locale e a ridefinirne l’identità.L’azione sinergica di tutti gli attori identifica il valore aggiunto del processo. L’individuazione e la realizzazione di progetti in modo coerente ed ordinato favoriscono l’ottimizzazione delle risorse.
Perché 2020?
L’adozione dello strumento del Piano Strategico comporta una progettazione di lungo periodo: è necessario che il territorio comprenda cosa vuole diventare e dove vuole arrivare, per poter costruire poi i singoli progetti in modo organico e coordinato. Ciò non significa realizzare un piano statico e rigido. Si tratta piuttosto di un processo in continua evoluzione, dove la pianificazione di lungo raggio consente di far muovere singole azioni e obiettivi con la necessaria flessibilità, e quindi di rispondere anche a necessità più contingenti.In questa prospettiva l’anno 2020 è il punto di arrivo, lo stato ideale sul quale ricercare il consenso e in cui riconoscersi. Guardare a 15 anni di distanza significa riflettere su cosa si vorrebbe per il proprio territorio senza considerare soltanto gli interessi immediati e particolaristici. Individuare questo stato futuro desiderabile è il primo passo; quelli successivi – ossia i singoli progetti e le singole azioni – dovranno collocarsi correttamente in questa visione più ampia.
Quale territorio?
Le reti di relazioni economiche, politiche e sociali che insistono su una città non sono confinate all’interno dello spazio amministrativo della comunità locale, ma si estendono necessariamente su un’area più ampia. La costruzione di un piano di sviluppo, proiettato su uno spazio temporale di vent’anni, non può prescindere da queste logiche.Il Piano Strategico, dunque, non potrà riferirsi ai soli confini amministrativi della Città di Cuneo, ma dovrà considerare un ambito territoriale più vasto, che comprende i Comuni limitrofi e le vallate che convergono sulla città.D’altro canto, la delimitazione fisica e territoriale del Piano è un processo anch’esso in itinere, la cui definizione ultima spetterà agli attori.